mercoledì 15 febbraio 2017

Leggi elettorali, un rompicapo?



«La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione», recita l’art. 1 della Carta costituzionale, cioè attraverso i propri rappresentanti. Ma come?

Sabato 18 febbraio 2017 - ore 10.30
“Uno sguardo alla Zona, tra passato e futuro”
(10° ciclo di incontri – 2017, 50° appuntamento)
Leggi elettorali, un rompicapo?
Biblioteca Harar – Via Albenga 2
interviene: Walter Cherubini* (Centro studi ConMilanoOvest)

Attualmente, votiamo con sei meccanismi più o meno diversi: in un modo analogo per i Municipi e per il Comune, di secondo livello per la Città metropolitana, in altro modo per la Regione (poi, ogni Regione ha un suo sistema) e diversi ancora per Camera, Senato e Parlamento Europeo.

La prima Repubblica è stata fondata sul proporzionale. La seconda Repubblica è iniziata con il “mattarellum” che, però, non ha garantito la maggioranza dei seggi (infatti, per costituire il Governo si è fatto ricorso ai “cambi di casacca”), poi il “porcellum” (un nome un programma?).

Ma adesso si deve cambiare, poiché  l’italicum, nato morto, non risponde ai requisiti costituzionali.
Allora, governo della maggioranza (nel rispetto dei diritti delle minoranze) o governo della minoranza (nel rispetto dei diritti della maggioranza?).

Quindi, sistema proporzionale alla tedesca o uninominale? Ma con turno unico all’inglese o doppio turno alla francese? Sbarramento o premio di maggioranza? E le preferenze? Poi, c’è la “stranezza” del sistema svizzero: il Governo è composto dalle rappresentanze politiche che ottengono più voti.

Ma, la legge elettorale è importante? Proviamo a capirci qualcosa?

Focus PERIFERIE-Milano risponde? CORI AMATORIALI X LE PERIFERIE



Milano è una città ricca di eventi, con una significativa capacità attrattiva. Ma, per certi aspetti, la nostra città rischia di essere una città per “eventi” (le sfilate di moda, il salone del mobile e chi più ne ha più ne metta), con i rispettivi “popoli” che, per qualche giorno, “popolano” circoscritte aree della loro (??) città (però, se ti sposti di qualche metro sembra di essere un po’ nel deserto).
Insomma, sembra quasi che di Milano, della nostra città, ciascuno usi il pezzetto che più gli serve per i “suoi” eventi, per le “sue” necessità (da qui il termine “city users”?).

E per gli “abitanti”? E, ci domandiamo, per chi abita nelle cosiddette periferie? Sembra quasi che ci sia una difficoltà intrinseca, quasi insormontabile, a guardare la nostra città nel suo complesso e ad intervenire con modalità adeguate per farla diventare sempre più una “città per abitanti”, veramente dal centro alle periferie, anche prevedendo una più equa ripartizione delle risorse, esigenza ormai inderogabile!

100 CORI
In tale contesto, peraltro, sono numerose le energie presenti nella città, ma che hanno difficoltà ad emergere e, paradossalmente, ad essere utili ed utilizzate dalla nostra città. Una di queste realtà è rappresentata dai Cori amatoriali, che conta un centinaio di formazioni (v. mappa), coinvolgendo circa tremila persone, che si impegnano gratuitamente con costanza e dedizione per il bello, anche a sostegno di iniziative benefiche, offrendo un significativo apporto economico – anche se mai contabilizzato – al bilancio complessivo della cultura del Comune di Milano.

CORIMILANO
Allora, proprio in una città come Milano, dove la Scala e poche altre iniziative musicali e teatrali rischiano di farla un po’ da padrone, da Figino, antico borgo all’estrema periferia ovest di Milano, nel 2011 ha preso le mosse il progetto “CoriMilano - Il Polo dei Cori amatoriali milanesi”, promosso da Consulta Periferie Milano unitamente ad Associazione Culturale San Materno-Figino, Corale Ambrosiana e Associazione culturale Mosaiko. “Cori Milano”, che non è un’associazione di cori, ha l’obiettivo, grazie all’attuale disponibilità di oltre quaranta Cori amatoriali, di:

1. Qualificare culturalmente la periferia, quasi sempre presentata, in particolare dai “media”, come un luogo di degrado, di solitudine.
2. Facilitare, con ingresso libero, l’accesso ad eventi musicali di qualità alle persone che non ne avrebbero la possibilità per motivi logistici o economici.
3. Offrire al variegato ed articolato mondo “sommerso” dei Cori milanesi luoghi stabili nei quali esprimersi, ma anche ritrovarsi e trovare forme di sostegno e divulgazione (l’informazione è il primo dei problemi!).

RASSEGNE CORI
In questi anni, anche grazie alla partecipazione dell’Associazione Vill@perta e della Cooperativa Labriola, si è consolidata una serie di appuntamenti che costituisce l’ossatura delle Rassegne  “primaverili” e/o “autunnali” di “CoriMilano”:  Cori in Coro/Corsica, Le Serate Musicali in Borgo/Figino, Musica in Zona 8/Zona 8, Musica in Villa/Vialba-Quarto Oggiaro, Corincoop/Gallaratese, Cori con il Cuore, Cori in Conservatorio, nonché i più recenti Cori nello Spazio/Quarto Cagnino e Musica al Tramonto/Bosco in Città. Inoltre, nel contesto della più ampia attenzione ed iniziativa “Abitare popolare periferico”, la Rassegna itinerante “Cori in Corte” intende offrire occasioni di animazione socio-culturale nelle corti dei quartieri popolari.

MILANO RISPONDE?
Tutto ciò, con la possibilità di collegare altre iniziative, anche al fine di mettere a fattor comune e dare visibilità cittadina alle varie manifestazioni coristiche presenti sul territorio.
Sono questi alcuni degli elementi che faranno da filo conduttore del 1° appuntamento 2017 per la programmazione della 7ª edizione-2017 di “CoriMilano”:
Giovedì 16 febbraio 2017 - ore 21
Focus PERIFERIE-Milano risponde?
Cori amatoriali x le Periferie
Auditorium Don Aiani di Figino – Via F.lli Zanzottera 31

presenta:
- Walter Cherubini (Consulta Periferie Milano)
intervengono:
- Giorgio Barenghi (Rassegna Musica in Villa)
- Tiziano Collinetti (Rassegna Cori in Coro)
- Angelo Mantovani (Rassegna Cori in Conservatorio)
- Bruno Volpon (Rassegna Le Serate musicali in Borgo)
I Cori amatoriali costituiscono un’importante risorsa che dà un significativo contributo all’animazione delle periferie e di Milano nel suo complesso, che va sempre più sviluppata.

2017 PER LE PERIFERIE
Ma, perché Milano sia sempre più una città per abitanti è necessario alimentare la responsabilità che deve essere diffusa, ma connessa, perché «Milano è come un operoso alveare, con tante celle che non comunicano tra di loro. Una Milano che non fa sistema» (Indagine Ipsos, Forum Brand Milano). E’ necessario mettere a fattor comune le tante energie e capacità che pur esistono e che si spendono nelle nostre Periferie. In tale contesto si colloca il percorso “2017 - Anno per le Periferie di Milano” (vedi): una proposta che invita chi ha una sensibilità “periferica” alla condivisione, alla messa in comune ed alla costruzione, che vuole favorire la riflessione, ma anche l’azione, attraverso una progettazione partecipata, che deve crescere unitamente a chi è attivo nei quartieri e con le istituzioni.